Ci sono stati momenti in cui ho avuto tutto… e momenti in cui ho perso anche me stesso. Ho voltato le spalle a persone, occasioni, sogni (tralasciando il sogno della pista, di diventare pilota che quello si è avverato). Mi sono chiuso in silenzio, ho lasciato che il tempo passasse, sperando che dimenticasse ciò che avevo fatto. Ma il tempo non dimentica. Il tempo osserva. E quando meno te lo aspetti, ti rimette davanti tutto. E allora ho deciso di affrontarlo. Di non fuggire più. Di non mentire a me stesso.

Perché sì, ho sbagliato. Ma non voglio più nasconderlo. Non voglio più nascondere nulla. La verità, per quanto dura, è l’unica strada per respirare davvero. Ho iniziato a fare pace col mio passato, pezzo dopo pezzo. Mi sono seduto davanti ai miei errori, li ho guardati in faccia. Alcuni mi hanno fatto male. Altri mi hanno fatto piangere. Ma nessuno è riuscito a fermarmi.

Oggi non ho più paura. Non guardo più indietro con rimpianto. Guardo avanti. Guardo al futuro con una nuova luce negli occhi. Ogni cicatrice è diventata un segno della mia rinascita. Ogni caduta, una lezione. Ogni lacrima, un passo in più verso la consapevolezza. Non posso cambiare ciò che è stato. Ma posso decidere chi voglio essere da ora in avanti. Posso costruire una nuova strada. La mia strada. Senza più scuse. Senza più maschere.

Non rivolgo più le spalle alla mia storia. Perché quella storia, per quanto difficile, è mia. Ed è da lì che riparto. Essere pilota? mi ha cambiato la vita e, con la fortuna di gareggiare in Formula A Racing il dolore mi è stato attutito fino a svanire. Quindi si, il mondo del Motorsport mi ha aiutato su i vari punti ed essere il primo pilota al mondo, un pluricamampione mi rende felice di ciò che ho fatto... almeno su questa strada non ho fallito. 

Grazie a tutti voi... ma è arrivata l'ora di cambiare pagina della vita. Vado avanti per la mia strada. Con dignità. Con cuore. Con verità.